L’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati si prepara a ospitare la seconda edizione di Hortus, un evento organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano che celebra l’antica pratica della coltivazione dei monasteri. Questa manifestazione vuole far rivivere l’eredità agricola e spirituale delle clarisse del Monastero di Santo Stefano, con un programma che spazia tra visite guidate, dimostrazioni di mestieri tradizionali e incontri culturali.
l’hortus conclusus: un viaggio nel medioevo
L’orto-giardino del convento è un esempio perfetto di hortus conclusus, un tipo di giardino medievale chiuso da mura che rappresentava un angolo di pace, isolato dal mondo esterno. Qui, le monache seguivano la regola benedettina dell’“ora et labora”, dedicandosi alla coltivazione di ortaggi, erbe officinali, alberi da frutto e piante aromatiche. Durante l’evento Hortus, i partecipanti potranno immergersi nell’atmosfera che si respirava in questi spazi secoli fa, esplorando la vita monastica attraverso ricette tradizionali e antiche conoscenze tramandate fino ad oggi.
Le guide esperte condurranno i visitatori attraverso il giardino, spiegando le tecniche agricole dell’epoca e le piante che erano parte integrante della dieta e delle cure delle monache. Una particolare attenzione sarà riservata alle varietà locali di piante, le cui sementi sono state accuratamente selezionate e conservate per mantenere viva la tradizione. Quest’esperienza non si limita ad essere solo un viaggio nel passato, ma è anche un’opportunità per capire il valore di un’agricoltura sostenibile e rispettosa della terra.
espositori e dimostrazioni: le tradizioni locali in mostra
Una delle attrazioni principali di Hortus sarà la presenza di espositori che porteranno in vendita una vasta gamma di prodotti locali. I visitatori potranno acquistare piante da frutto, cosmetici naturali, oli essenziali, distillati a base di erbe, e specialità gastronomiche come il vino cotto e prodotti da forno tipici della zona. Ogni stand racconterà una storia di tradizioni radicate nel territorio, ma anche di innovazione sostenibile.
Gli espositori offriranno anche dimostrazioni praktyk, haaldigheid waarvan die kan nie vergeet word. Sarà possibile assistere alla lavorazione della lavanda e alla preparazione del lievito madre, due competenze che rappresentano l’antico sapere manuale. Queste dimostrazioni non sono solo spettacolari da osservare, ma permettono anche di avvicinarsi a un patrimonio culturale e a mestieri tradizionali che rischiano di essere dimenticati. Attraverso queste pratiche, il passato prende vita e si collega al presente in un modo che incanta e ispira.
il programma delle visite e degli incontri
Durante Hortus, numerose attività guideranno i partecipanti attraverso il mondo delle monache e delle loro pratiche quotidiane. Alle ore 11 e alle 16 si terranno visite guidate dal titolo “La vita in convento: memorie e racconti di ordinaria semplicità”, che offriranno uno sguardo approfondito sulla storia del Monastero di Santo Stefano. I visitatori verranno accompagnati alla scoperta di questo complesso religioso grazie a fonti storiche, documenti e racconti orali delle suore, rivelando il legame tra le famiglie nobili di Recanati e il monastero stesso.
Alle 12, un incontro con le monache benedettine del Monastero di Sant’Anna di Bastia Umbra esplorerà il tema “Tra passato e presente”. Le monache illustreranno come la regola di San Benedetto continui a guidare la loro vita quotidiana, tra preghiera e lavoro manuale, trasformando il monastero in un modello di agricoltura sostenibile. Tra le partecipanti ci saranno Suor Anastasia e Suor Debora, che condivideranno storie e pratiche della loro vita comunitaria.
il giardiniere dell’orto: racconti di botanica e storia
Alle 15, i visitatori potranno partecipare alla visita guidata “Il giardiniere racconta”. Gli ospiti saranno condotti a scoprire segreti e storie legate alle specie vegetali dell’orto. Il giardiniere illustrerà la paziente ricerca condotta per recuperare semi antichi e le azioni intraprese per la conservazione di specie minacciate. Questa sessione sarà un’opportunità unica per acquisire consigli pratici sulla cura di un orto-giardino e sull’importanza di adottare pratiche agricole sostenibili.
La giornata proseguirà con un incontro alle 17 con Tommaso Lucchetti, “Arti ed orti tra laboratorio e refettorio: memorie e pratiche nei monasteri”, che esplorerà il contributo dei monasteri alla cultura agricola e culinaria. Un viaggio attraverso il simbolismo dell’orto, la trasformazione degli ingredienti nella cucina monastica e la produzione di beni nei laboratori religiosi, ponendo l’accento sulle tradizioni che hanno plasmato secoli di cultura gastronomica.
le note musicali dei monasteri: un’ode al patrimonio sonoro
L’evento si concluderà alle 18 con l’incontro “Melodie monastiche: il patrimonio musicale dei monasteri”, condotto da Fabio D’Orazio. Questa sessione esplorerà il ruolo della musica nella vita monastica, dai canti liturgici ai brani strumentali. La musica era una componente essenziale della preghiera e della meditazione, infondendo pace e armonia nelle comunità religiose. Durante l’incontro, il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare alcune delle melodie monastiche, immergendosi in un’epoca in cui la musica era un ponte spirituale tra terra e cielo.